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Immagine del redattoreFrancesco Marzo

Non riesco ad urinare: come può aiutarti l'infermiere


Donna che tocca la pancia

La ritenzione urinaria è un disturbo che si verifica quando non si riesce a svuotare completamente la vescica, causando l’accumulo di urina nel tratto urinario. Questa condizione può essere molto fastidiosa e dolorosa, e può anche portare a complicazioni come infezioni, danni renali o incontinenza.

CAUSE

Le cause della ritenzione urinaria possono essere diverse, tra cui:

  • Problemi alla prostata, come l’ingrossamento benigno o il tumore, che possono ostruire il passaggio dell’urina nell’uretra (il canale che collega la vescica all’esterno).

  • Farmaci che influenzano la contrazione della vescica o il rilassamento dello sfintere, come gli anticolinergici, gli antipertensivi, gli antispastici, i sedativi, gli oppioidi e gli antinfiammatori.

  • Calcoli che si formano nella vescica o nell’uretra e ne impediscono il flusso.

  • Traumi o interventi chirurgici che danneggiano i nervi che controllano la vescica o lo sfintere.

  • Malattie neurologiche che alterano la sensibilità o la coordinazione della vescica, come il diabete, la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson o la sindrome della cauda equina.

  • Stipsi o fecaloma, che esercitano una pressione sul fondo della vescica e ne ostacolano lo svuotamento.


SINTOMI

I sintomi della ritenzione urinaria possono variare a seconda della gravità e della durata del problema. Alcuni segni tipici sono:

  • Non riuscire ad urinare o mantenere stabile la minzione.

  • Flusso urinario debole, intermittente o gocciolante.

  • Sensazione di vescica piena o non completamente svuotata.

  • Dolore o fastidio nella zona sovrapubica o pelvica.

  • Aumento della frequenza o dell’urgenza di urinare, soprattutto di notte.

  • Perdita involontaria di urina (incontinenza da rigurgito).

La diagnosi di ritenzione urinaria si basa sull’esame obiettivo, che può rilevare una vescica ingrossata e palpabile, e su alcuni esami strumentali, come:

  • L’ecografia, che misura il volume di urina residua nella vescica dopo aver urinato.

  • L’uroflussometria, che registra la velocità e la quantità di urina emessa.

  • L’urodinamica, che valuta la pressione e la funzione della vescica e dello sfintere.

  • La cistoscopia, che permette di visualizzare l’interno della vescica e dell’uretra con una sonda flessibile dotata di una telecamera.


TRATTAMENTO

Il trattamento della ritenzione urinaria dipende dalla causa e dalla gravità del disturbo. Alcune possibili opzioni sono:

  • Il cateterismo, che consiste nell’inserire un tubicino flessibile nella vescica attraverso l’uretra per drenare l’urina. Può essere temporaneo o permanente, a seconda dei casi.

  • La farmacoterapia, che prevede l’uso di farmaci che agiscono sulla prostata, sulla vescica o sullo sfintere, per facilitare il flusso urinario o ridurre i sintomi.

  • La chirurgia, che mira a rimuovere l’ostruzione o a ripristinare la funzione della vescica o dello sfintere. Può essere effettuata con tecniche tradizionali o con laser, a seconda dei casi.

La ritenzione urinaria è un problema che può compromettere la qualità della vita e la salute delle persone che ne soffrono. Per questo, è importante consultare il medico in caso di difficoltà a urinare o di altri sintomi sospetti, e seguire le indicazioni terapeutiche e i controlli periodici. Inoltre, è utile adottare alcune misure preventive, come:

  • Bere almeno due litri di acqua al giorno, per favorire la diuresi e prevenire la formazione di calcoli.

  • Evitare il consumo eccessivo di alcol, caffeina e spezie, che possono irritare la vescica o aumentare la diuresi.

  • Mantenere una regolare attività intestinale, per evitare la stipsi o il fecaloma.

  • Praticare esercizi per rinforzare i muscoli del pavimento pelvico, che sostengono la vescica e lo sfintere.

  • Sottoporsi a visite urologiche regolari, soprattutto dopo i 50 anni, per controllare lo stato della prostata e della vescica.


COME PUO' AIUTARTI L'INFERMIERE

Il professionista potrà aiutarti a gestire il disagio della vescica piena con una cateterizzazione estemporanea, allentando la tensione vescicale e risolvendo il problema, però temporaneamente. Per una soluzione radicale sarà necessario contattare un urologo per la prosecuzione dell'iter diagnostico e terapeutico


Spero che questo post ti sia stato utile. Se hai domande o curiosità sulla ritenzione urinaria, puoi scrivermi nei commenti o contattarmi in privato. Grazie per avermi letto! 😊

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